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 Jesusmile N 3


Autore : fanzinoteca
Venerdì, 12 Febbraio 2010 - 11:41
Jesusmile_3 Jesusmile
You make me happy


EDITORIALE

“Ma da te c’è un movimento underground?”
“Macchè…hanno chiuso pure la ferrovia!”
Un ignaro conversatore e Francesca Borracci

L’arte è azione.
L’arte è dare forma e colore ad un dipinto, voce ed emozione ad una poesia, molto fiato ad una cazzata, sangue sulle corde di una chitarra, notti insonni davanti un foglio bianco. E’ qualcosa di concreto, qualcosa di affascinante, seducente, ammaliante.
Controlliamo il vocabolario.
Arte: ogni espressione viva e spontanea del proprio mondo interiore, astraendo dai modi e dai mezzi espressivi. Qualsiasi mestiere che richieda da parte di chi lo pratica ingegno e abilità tecnica derivante da studio e da esperienza.
E artista? Ancora vocabolario: chi esercita una delle belle arti (pittura, scultura, poesia, musica, ecc.) e chi, in queste, raggiunge l’eccellenza.
Noi tentiamo di fare questo, il tutto senza far dipendere il nostro lavoro dall’altro, dal giudizio dell’altro. La nostra è arte libera, svincolata, assoluta. È il nostro specchio sul quale riversare le emozioni ed il fascino del nostro mondo interiore, è un valore sociale, è un dono da isolare e proteggere, un inutile e confuso fantasticare, un semplice gioco dell’immaginazione, un mondo di immagini prive di qualsiasi valore filosofico, storico o morale, un inutile e confuso fantasticare, è precisione, è la maniera più armoniosa e sublime per esprimere un emozione, è intuizioni geniali, è un caotico ammasso di pensieri.
Semplicemente, a modo nostro, alimentiamo l’arte. In parte con la follia pura, in parte con un ulteriore e diversa forma di follia: l’amore. L’amore che incanta, travolge, sconvolge, trionfa, distrugge, percuote, assorbe, sprigiona, mangia, è linfa…pura mera linfa. L’artista che ama più degli altri, ed ogni singola cellula del corpo o essenza dell’anima, sono schiavi assoggettati a questa forza ammaliatrice.
O non è così. Forse l’arte serve solamente a liberarci illusoriamente dalla sordidezza di essere. Sono solamente forme elementari di arte l’amore, il sonno o le droghe, per tentare di produrre lo stesso effetto. Ma sono tre condizioni deludenti: l’amore stanca, dal sonno ci si risveglia, mentre le droghe logorano il corpo e la mente che avrebbero dovuto stimolare. Ma siccome il piacere che l’arte ci offre non è nostro, non dobbiamo pentircene o pagarlo.
Arte è tutto ciò che ci delizia e che non è nostro.
Non c’è pace né sollievo che si cerca disperatamente amputandosi un lobo, tagliandosi ripetutamente i polsi, rifugiandosi in realtà inesistenti, o concedendosi ad alcool e droghe di ogni sorta. Non si sfugge dal proprio ingombrante ego. Non c’è soluzione se non il cercare di amare la vita più di ogni altra cosa, poiché è un dono per eletti, e noi, siamo un popolo di eletti. Eletti che stupidamente non fanno altro che giocare con l’autodistruzione, dimenticando quanto possa essere bello un tramonto.
Perchè l’arte non è stare sdraiati sul divano di casa ad immaginare, avere tante idee per la testa, dire di aver pensato grandi cose e non sapere come esprimerle. E questi pochi fogli sono il nostro modo di concedervi un piccolo ritaglio sul nostro mondo, sulle nostre visioni ed utopie…anche se parlare e scrivere non apporta nulla di nuovo al nostro istinto primordiale di vivere senza sapere come.
Suor-presa

info: Info: prugio@libero.it

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